A volte, quando perdiamo qualcuno o qualcosa, ci accorgiamo del suo reale valore, eppure siamo abituati a dare tutto per scontato, anche le cose più belle della nostra vita. Un esempio? Siamo vivi e questo potrebbe essere già tanto.

Essere grati di ciò che ci fa stare bene può migliorare notevolmente la nostra vita! Basta cimentarsi nel cosiddetto “Diario della gratitudine”.

Cos’è il diario della gratitudine

Si tratta essenzialmente di provare a dedicare qualche minuto, ogni sera, ad una breve analisi della giornata appena trascorsa per identificare quali siano i doni che le ultime ventiquattr’ore ci hanno offerto.

In un diario della gratitudine possono rientrare ogni tipo di esperienza o di ricordo che in quel momento consideriamo positivi oppure negativi.
Forse in futuro, rileggendo le medesime pagine, ci potremmo accorgere che un evento negativo all’apparenza si è poi trasformato in una delle nostre più grandi fortune.

All’estero viene chiamato “gratitude journal” e sbirciando tra i negozi on line è possibile trovare dei veri e propri diari della gratitudine pronti da compilare.
Un bel quaderno o un’agenda da personalizzare a piacere andranno comunque benissimo per dare il via al vostro diario della gratitudine.

Come funziona detto diario

Basta dotarsi di un quaderno e stilare una lista di cose per le quali siete grati; vi garantisco che già solo al termine di questa operazione, vi sentirete meglio.

Bisogna poi passare al secondo step, ovvero dimostrare gratitudine alle persone (o anche agli animali) presenti nella lista. A questo punto, dopo aver ringraziato gli altri, bisogna annotare le sensazioni provate sul quaderno.
Un diario della gratitudine può seguire degli stili molto diversi tra loro in base all’autore. Insomma, per esprimere su carta la propria gratitudine non esiste una sola modalità. Ad esempio, alcuni potrebbero preferire la compilazione di brevi liste dedicate punto per punto a ciò per cui si sentono grati, mentre altri potrebbero voler esprimere la propria gratitudine in modo più elaborato, magari realizzando dei disegni o delle illustrazioni, oppure scrivendo la classica pagina di diario.

A volte bastano piccoli esercizi per cambiare il senso alla nostra vita.

di Vincenzo D’Amato (dott. in Scienze e Tecniche Psicologiche – Ipnotista)

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