di Assunta Zaffino

A tutti può capitare di pensare se il nostro partner sia quello giusto, anche le coppie più affiatate possono vivere momenti di incertezza su ciò che provano, qualche volta succede che questi dubbi e preoccupazioni prendono il sopravvento e occupano la maggior parte dei pensieri quotidiani, compromettendo sia il funzionamento sociale che lavorativo. Si tratta del Disturbo Ossessivo Compulsivo da relazione ossia si manifesta con dubbi ossessivi riguardo le relazioni sentimentali e condotte compulsive messe in atto per alleviare l’ansia e il disagio provocati dalla presenza o dal contenuto di queste ossessioni momentaneamente, visto che in realtà portano ad un peggioramento dei sintomi con ripercussioni negative sulla relazione. Il Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione presenta sintomi centrati sulle relazioni intime che possono riguardare vari tipi di relazione: quella con i propri genitori, figli, maestri, e persino la relazione con Dio, anche se la ricerca si è focalizzata maggiormente sulla relazione con il proprio partner.

I primi sintomi solitamente si manifestano nella prima età adulta e tendono a persistere nel corso dell’intera storia delle relazioni sentimentali della persona. Tuttavia in alcuni casi il suo esordio è conseguente a decisioni importanti dal punto di vista relazionale come una proposta di matrimonio, la convivenza o l’avere figli oppure dopo la chiusura di una relazione in cui la persona si preoccupa ossessivamente di quanto il partner fosse la persona giusta e temendo di rimpiangere la scelta presa, si rassicura ricordando i motivi per i quali la relazione si è chiusa e i vari momenti di conflitto, come se necessita di trovare una giustificazione a quella scelta.

I sintomi ossessivi compulsivi si possono manifestare sotto due forme: centrati sulla relazione e focalizzati sul partner. Nella prima forma le persone si sentono perseguitate da dubbi e preoccupazioni su ciò che provano nei confronti del partner, sui sentimenti che i partner hanno nei loro confronti e su quanto la relazione sia giusta, mentre per i sintomi focalizzati sul partner i dubbi ossessivi riguardano invece difetti percepiti nel partner relativamente all’aspetto fisico, alle capacità intellettive e sociali. Queste due forme possono coesistere alimentandosi a vicenda, i pensieri intrusivi sul rapporto di coppia possono condurre a senso di colpa e vergogna, che tolgono tempo ed energia alla persona, con una compromissione del funzionamento quotidiano della persona che abbassa notevolmente la qualità di vita. Oltre alle ossessioni si manifesta anche un’ampia gamma di compulsioni quali: il monitoraggio costante dei propri sentimenti e pensieri verso il partner e la relazione, valutando l’amore sulla base della quantità di tempo spesa con loro e rispetto a quella passata con altri, ricerca di rassicurazioni e auto-rassicurazione, confronti tra le caratteristiche e i comportamenti dell’ex e quello di altri potenziali partner. Inoltre lo sviluppo e il mantenimento del sintomo può avvenire ad esempio con pensieri catastrofici relativi al danno dello stare in una relazione in cui si hanno dei dubbi o sulle conseguenze negative per l’altro date dall’interruzione della storia.

Una terapia mirata porterebbe ad una riduzione significativa dei sintomi che permetterebbe di avere una maggiore consapevolezza di ciò che accade all’interno della relazione consentendo alla persona di arrivare a prendere una decisione (lasciare o meno il partner) basata sulla reale esperienza di relazione piuttosto che su paure e preoccupazioni legate al disturbo.

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Per info ed appuntamento: assuntazaffino.psy@gmail.com

Dott.ssa Assunta Zaffino

Psicologo Clinico e Giuridico