L’intelligenza emotiva non è una capacità che si acquisisce con una laurea; riuscire ad individuare chi la possiede però non è cosa facile, perché è fatta di tanti piccoli elementi che si mischiano sapientemente tra loro.
Tutti possono allenare la propria intelligenza emotiva
Parliamo di quella saggezza basata sull’empatia e sull’assertività, due pilastri meravigliosi su cui fondare la conoscenza di se stessi e gestire le emozioni in maniera equilibrata.
Riconoscere i propri sentimenti ci consente di gestire lo stress e comunicare efficacemente con le persone: due abilità che migliorano sia la nostra vita personale sia quella professionale. Contrariamente al quoziente intellettivo, che rimane costante nel corso dell’intera esistenza, l’intelligenza emotiva può essere sviluppata e perfezionata nel tempo.
I sei pilastri dell’intelligenza emotiva
Esistono sei caratteristiche che contraddistinguono coloro che fanno uso dell’intelligenza emotiva:
1. Abilità nella consapevolezza di sé: questo permette di produrre risultati riconoscendo le proprie emozioni e pensieri.
2. Abilità nel dominare se stessi: è la capacità di utilizzare i propri sentimenti per un fine.
3. Abilità motivazionale: l’abilità di scoprire i motivi profondi che spingono all’azione.
4. Abilità empatica: capacità di intuire i sentimenti, le aspirazioni e le emozioni altrui per entrare in contatto.
5. Abilità di socializzazione: la capacità di stare con gli altri e di percepire i movimenti che avvengono tra le persone.
6. Abilità decisionale. Le emozioni influenzano il nostro modo di sentire, pensare ed agire.
A seconda del nostro stato d’animo percepiamo in maniera differente le informazioni della realtà che ci circonda e tendiamo a cogliere aspetti diversi dell’ambiente intorno a noi. Inoltre, ciascuno di noi tende a ricordare e richiamare alla memoria le informazioni che sono coerenti con i sentimenti che stiamo provando in quel preciso istante, ad esempio: ho paura e riporto alla mente episodi in cui ho provato paura oppure sono felice e riporto alla mente episodi e ricordi di felicità. Ma come è possibile questo?
La risposta è semplice quanto destrutturante, infatti, i processi che utilizziamo per “pensare” e per “sentire” sono totalmente interdipendenti, in poche parole: il pensiero analitico e i sentimenti sono prodotti dalle stesse cellule e dalle stesse chimiche.
La metafora dell’iceberg
Ognuno di noi è una persona con le sue complessità e individualità, ciascuno possiede una sua personalità, ha un suo diverso modo di vivere, di relazionarsi con le altre persone e di comportarsi in un modo che gli altri spesso trovano difficile da comprendere. Ma le persone agiscono sempre per delle ragioni e degli scopi e le emozioni sono un’importante fonte d’informazione per capire il perché di molti comportamenti e decisioni.
Prova a pensare ad un iceberg. L’iceberg è una struttura di ghiaccio imponente che mostra sopra la superficie dell’acqua circa il 10% della sua massa, mentre il restante 90% rimane sommerso. Quello che noi vediamo dell’iceberg può essere paragonato a ciò che di noi stessi mostriamo agli altri e di cui siamo consapevoli.
Invece, la restante parte che rimane nascosta sotto l’acqua, è paragonabile ai comportamenti, alle sensazioni, emozioni, abitudini, valori e giudizi che teniamo dentro di noi. Comprendere ciò che non si vede in superficie e sfruttare questa consapevolezza è quanto ci permette di produrre valore in ambito lavorativo e famigliare.
L’intelligenza emotiva ci permette di esplorare e comprendere gran parte di quello che nascondiamo sotto la superficie a noi stessi e agli altri.
Se riusciamo a comprendere questi nostri stati emotivi diveniamo più capaci di usare strategicamente le nostre emozioni per poter effettuare le scelte migliori.
Sapevate che molte aziende usano dei test di intelligenza emotiva come criterio di assunzione del nuovo personale?
E’ stato recentemente dimostrato che chi ha sviluppato questa particolare intelligenza produce in proporzione molto di più di chi non ce l’ha. E’ una facoltà bellissima, che tocca tutti gli ambiti della tua esistenza. Un’abilità che riesce a metterti in contatto col mondo, che ti perfeziona, che ti migliora e ti circonda di gente che coltiva e nutre la tua autostima.
Come possiamo capire di essere dotati di intelligenza emotiva?
Spesso le persone emotivamente intelligenti sono quelle che, all’interno di un gruppo di amici, sono più richieste per ricevere dei consigli o del conforto. Se hai un amico che ti sembra cogliere come ti senti prima ancora di raccontarglielo, allora probabilmente questa persona ha una buona intelligenza emotiva.
Ecco gli indicatori di una buona intelligenza emotiva.
• Riescono a liberarsi dalle paure e dalle fobie con una certa facilità
• Sono in grado di superare in poco tempo nervosismo o tristezza
• Hanno scoperto un nuovo modo di percepire se stessi
• Riescono a non essere condizionati dal giudizio altrui
• Non si sentono inadeguati, non provano una ingiustificata vergogna
• Sono sereni di fronte alle circostanze che li mettono in difficoltà
• Superano le emozioni dolorose senza nuocere se stessi e gli atri
• Si concentrano sul loro potenziale
• Scoprono i loro talenti nascosti
• Creano uno stato d’animo vincente ogni volta che scelgono di farlo
• Imparano dagli errori
• Se hanno commesso un torto, cercano di porvi rimedio senza farsi coinvolgere dai sensi di colpa
• Imparano come trasformare i loro insuccessi in successi
• Hanno fiducia in se stessi
• Sanno infondere fiducia in chi li ascolta
• Sanno come comunicare efficacemente con se stessi e gli altri
• Ottengono il massimo risultato da se stessi
Quali vantaggi può portare sviluppare l’intelligenza emotiva?
Conoscere le proprie emozioni e saper distinguere le emozioni superiori dalle emozioni inferiori è fondamentale per imparare a gestirle, così come è importante saper dare un nome a ciò che proviamo interiormente e confrontarsi con persone che sono impegnate nel processo di conoscenza del proprio mondo interiore sono le componenti essenziali della nostra intelligenza emotiva.
- Posso non essere schiavo di sentimenti come paura, rabbia e tristezza
• Posso evitare che qualcuno trattandomi male rovini la mia giornata
• Posso comprendere ed evitare le reazioni emotive eccessive di cui dopo mi pento
• Posso comprendere meglio quanto valgo ed evitare di screditare il mio lavoro
• Posso decidere in autonomia e nei tempi giusti, senza ritardare ogni mia importante azione
• Posso accettare i miei limiti e riconoscere le mie debolezze
• So dosare il verbo “dovere” senza esserne schiavo
• So dare peso alle parole e riconoscere chi è realmente intollerante e cosa è insopportabile
• So riconoscere il reale peso delle cose, senza precipitare in situazioni catastrofiche infondate
• So evitare rapporti conflittuali con amici, familiari e colleghi
RICORDATE…
L’intelligenza emotiva è la chiave per aprire molte di quelle porte che abbiamo chiuso nel corso della nostra vita. Capire come la mente si collega alle emozioni ci permette, senza dubbio, di destreggiarci meglio nella vita quotidiana.
di Vincenzo D’Amato (dott. in Scienze e Tecniche Psicologiche – Ipnotista)
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